sabato 30 settembre 2023

“Un maestro, un bambino una penna e un libro possono cambiare il mondo”

“Un maestro, un bambino una penna e un libro possono cambiare il mondo”. (Malala)

Un nuovo anno scolastico è appena iniziato con le sue gioie e le sue ansie, i piccoli dolori quotidiani e i momenti di condivisione. Per cominciare al meglio questo “viaggio” ho proposto agli allievi della scuola secondaria di I grado una riflessione sulla frase di Malala Yousafzai,  pronunciata il 10 dicembre 2014, durante la cerimonia di premiazione del Nobel per la pace. Gli allievi hanno avuto modo conoscere la storia di Malala e con spirito critico hanno scrittonero su bianco i loro pensieri. 

Vorrei condividere con voi le riflessioni dei ragazzi per augurarvi: Buon anno scolastico!

Prof.ssa Cocina Daniela Rosa

 

 

Un bambino, un maestro, una penna e un libro possono cambiare il mondo”. Questa frase, anche se di poche parole, esprime un significato immenso. Un bambino da solo può fare cose comuni; un insegnante sa tantissime cose ma se rimane da solo non può dirle a nessuno, un libro se non viene usato è inutile, così come la penna.  Ma se un insegnante comincia a istruire un bambino, niente e nessuno sarà inutile e il bambino diventando grande potrà avverare i suoi sogni. Perché solo  grazie a un grande maestro si può diventare un grande uomo. Anche l’immagine della mongolfiera  rappresenta bene questo concetto, essa ci permette di volare in alto nell’immensità della conoscenza.

(D’agosta Daiana 1A)

 

Rileggendo il segnalibro, ho iniziato a ragionare sul significato nascosto delle parole e credo che siano tutte accomunate da una parola: emozione. In che senso un bambino può cambiare il mondo? Penso che possa cambiarlo con la sua purezza, la sua voglia di giocare e di condividere le sue gioie con gli altri bambini. Il maestro è colui che apre le porte della conoscenza, ci fa rendere conto di chi siamo e da dove veniamo, ci insegna a gestire le emozioni. La penna ci aiuta ad esprimere le nostre emozioni e a farle capire agli altri con racconti e disegni. Il libro ci aiuta a conoscere il passato e al tempo stesso cosa possiamo fare per migliorare il futuro. 

(Spanò La Ferlita Martina, 1B)

 

Secondo me questa frase significa che: un bambino per imparare ha bisogno del maestro e il maestro per spiegare ha bisogno della penna e del libro. La mongolfiera invece rappresenta la paura per via di un’interrogazione: se questa paura la liberi nell’aria vola via in alto. 

(Di Carlo Esther Swami 1C)

 

Riguardo la storia di Malala penso che a nessuno deve essere proibito di avere una passione; soprattutto quella di voler imparare e arricchire le proprie conoscenze. Quello che mi colpisce di più é che Malala anche dopo quello spiacevole avvenimento dove aveva rischiato la vita, non ha mai smesso di coltivare il suo sogno e cercare di realizzarlo, la maggior parte delle persone si sarebbe rassegnata e non avrebbe mai realizzato il suo sogno. Dopo tanti anni in un’intervista disse che: un bambino, un maestro, una penna e un libro possono cambiare il mondo”; le sue parole e la sua storia mi hanno fatto cambiare punto di vista. Penso che noi invece di lamentarci perché abbiamo la possibilità di studiare dovremmo invece ringraziare per vivere in un paese dove ciò è possibile.

(D’amico Clara, 1F)

 

Secondo me il significato di questa citazione è che libri e penne sono armi potenti, nelle mani di chi può andare a scuola, perché l’istruzione è molto importante. Malala è un’attivista pakistana cresciuta con il regime talebano, la più giovane vincitrice del premio Nobel. La sue è una storia esemplare di lotta per il diritto all’istruzione delle donne pakistane. Tutti devono avere il diritto di studiare ecco perché la battaglia di Malala si combatte a colpi di pagine e penne.

(Angelica Zappalà 1B)

 

Malala Yousafzai, premio Nobel per la pace nel 2014, ha pronunciato la frase “un bambino, un maestro, una penna e un libro possono cambiare il mondo”. Aveva solo 11 anni quando è diventata celebre con il suo Blog in collaborazione con la BBC. Come una vera giornalista Malala metteva in luce la soppressione dei diritti civili, subita dalle donne pakistane durante il regime talebano. Nel 2012 Malala venne colpita alla testa da una banda armata; volevano punirla, perché diventata simbolo degli infedeli al regime talebano. Riuscì a sopravvivere all’attentato ma i suoi genitori decisero di lasciare il Pakistan e di trasferirsi per le cure in Inghilterra. Dopo essersi ripresa Malalaha continuato la sua lotta per la libertà e i diritti civili. Questa frase è l’emblema del suo pensiero, lei vuole farci capire che solo grazie all’istruzione e alla conoscenza possiamo diventare liberi. Solo attraverso la storia e i fatti possiamo cambiare il mondo.

(Rachele Di Franco 3E)

 

 

Un bambino, un maestro, un libro e una penna possono cambiare il mondo. Questa a primo impatto può sembrare una frase come tutte le altre, ma, se si legge con attenzione, si capisce il significato profondo. La ragazza che ha detto questa frase si chiama Malala, una ragazza che ha lottato per il diritto all’istruzione nel suo paese, cioè il Pakistan. Con queste parole, secondo me, vuole dire che tutti in questo mondo possono cambiare qualcosa, che anche una piccola cosa può fare tanto. Malala è un esempio che noi giovani dovremmo seguire, per la sua tenacia e per la sua voglia di vincere.

(Valenti Virginia 2C)

La giovane pakistana invita tutti noi a prendere in mano penne e libri perché, secondo lei, sono le armi più potenti. Queste armi ci servono principalmente per portare avanti le nostre idee e lottare per le cose in cui crediamo.

(La rosa Manuela 3E)